Qualche giorno fa Google ha lanciato un nuovo aggiornamento al suo algoritmo, chiamato Pigeon. Ne abbiamo già parlato qui.
Google Pigeon, partiamo dall’inizio
L’aggiornamento, denominato Google Pigeon update, è attivo attualmente solo su google.com, per cui non è ancora arrivato in Italia (anche se i bene informati dicono che arriverà nel giro di qualche mese) e non ne possiamo vedere gli aggiornamenti e l’impatto su quello che saranno i risultati italiani.
Possiamo però fare un ragionamento sulle ultime mosse di Google a riguardo del mondo “local” e soprattutto ciò che questo aggiornamento comporterà e sta comportando in america.
Qualche mese fa Google ha lanciato una nuova versione di Google Maps, dove l’esperienza utente e la posizione delle attività locali e le stesse attività sono diventate il centro dell’attenzione. In precedenza, la vecchia versione di Google Maps, era più concentrata sulla navigazione e il raggiungimento di alcune località, un semplice navigatore.
Con la nuova versione vengono mostrate le foto dei luoghi, le attività vicine, le attività consigliate, con tanto di recensioni e perfino ciò che l’attività ha da dirci.
Una delle ultime novità riguarda la quantità di attività suggerite, ora uno scroll ne mostra molte ma molte di più.
Abbiamo poi visto Street View sempre più presente in ogni più remota strada della città ed entrare perfino nelle attività locali, grazie a Google Business View.
Poi con Google+ le attività locali su Google Maps hanno ottenuto una parte social, con l’interazione con gli utenti.
Tutto questo si evolve sia sul web che nel mobile, piattaforma dove le attività locali sono ancora più forti. Basti pensare alla quantità di persone che cerca un ristorante da cellulare o ne guarda gli orari.
Su questo punto è interessante il caso di un ristorante americano chiuso per “colpa” di Google a detta del titolare, in quanto la sua scheda local riportava degli orari errati.
Questo dovrebbe farci riflettere nell’importanza delle informazioni online, per quanto semplici (come l’orario) possano sembrarci.
Cosa è cambiato con questo Update
Il 23% circa dei risultati locali con mappa sono spariti, con una vera pulizia delle serp dalle mappe. Questo è il principale effetto di Pigeon.
Questo è un grosso aggiornamento, aggiornamento che mancava da tempo per i risultati locali e ha scosso di molto gli equilibri attuali.
Il nuovo aggiornamento di Google sistema qualche vecchio “problema”.
Il primo riguarda l’eterna lotta tra Google e i maggiori competitor come tripadvisor (e basta in Italia :-)), Yelp e i vari Pagine Gialle. Cercando un’attività locale con la query “Yelp” nella ricerca si vedranno i risultati di Yelp, cosa che prima non avveniva.
Infatti questo aggiornamento premia un po’ queste directory, purché siano di qualità.
Un altra piccola novità è la correzione di uno dei “problemi” comparsi da qualche mese. Infatti sembrano esserci meno risultati duplicati fra quelli presentati nel pacchetto di Google Maps e i classici risultati organici.
Per fare qualche esempio:
- cercando “miami hotels”, dopo il carousel, vengono mostrati i risultati delle varie OTA e gli Hotel singoli compaiono solo a pagina due
- “dallas restaurant” mostra le varie directory al di fuori del carousel
- “chicago pizza” mostra alcuni risultati di pizzerie nei risultati organici
I problemi e le lamentele
Un caso interessante riguarda quello segnalato qui, dai dati riportati è possible notare come il raggio di azione, in media, sia stato diminuito, modificando di molto la visibilità delle attività locali coinvolte. Questa modifica non ha danneggiato totalmente l’attività, in quanto i risultati organici si presentano ancora parecchie volte sopra i normali risultati.
Da notare che più attività sono presenti nelle vicinanza più è stretto il raggio usato da Google per proporre i propri risultati locali.
Questo è dovuto soprattutto al fatto che le ricerche sono sempre più mobile, quindi con una geolocalizzazione più precisa e con interessi differenti.
Un’altra interessante analisi arriva da qui. Ciò che viene notato è l’incremento dello spam. Una stessa attività è presente per la stessa ricerca tre volte, grazie a 2 diverse directory e il sito web.
Sappiamo che Google utilizza diverse fonti per determinare le informazioni su un’attività locale, questo significa che avere informazioni diverse può danneggiare la propria attività locale, ma può anche permetterti di essere presente con diverse attività leggermente diverse fra di loro, ma riconducenti allo stesso sito web. Sempre che Google non si accorga che in realtà è sempre la stessa attività.
Sempre in questo post notiamo come siti che facciano spam nelle categorie o attività del tutto false e inventate, quindi probabilmente con nessuna citazione, si posizionino bene.
Ad aiutare questa attività di spam e confusione potrebbe metterci anche la verifica immediata delle schede local (My Business). Anche se ristretta a categorie a basso livello di spam e ad attività con una certa storia, potrebbero sempre agevolare lo spam a causa della facilità di verifica delle stesse, tramite un sito web e Google webmaster tool.
Caso interessante quello capitato a me, a causa di un cambio di dominio e dell’impossibilità di accedere alla vecchia scheda Places, è stato creata e verificata una nuova attività commerciale collegata al nuovo dominio ma con le stesse identiche informazioni della vecchia scheda Places collegata al vecchio dominio. Il risultato è stata la duplicazione dell’attività, inevitabile. La vecchia scheda risultata già verificata ed è stato necessario lo sblocco da parte di un impiegato Google per poterla riverificare tramite il semplice webmaster tools.
Altri casi parlano di Expedia nel local Carousel di Google, come un hotel di New York, un risultato del tutto assurdo in quanto si tratta di un portale e non di un’attività.
La critica maggiore arriva dalla poca differenza nelle ricerche da desktop rispetto a quelle da mobile. Da mobile è altamente probabile che l’utente cerchi un’attività che possa raggiungere a piedi e in poco tempo, soprattutto se stiamo parlando di pizzerie o attività simili, se l’utente cerca de desktop potrebbe raggiungere l’attività anche con altri mezzi e avere tempi e necessità diversi.
Inoltre sarebbe interessante vedere i risultati variare per orario, cercare una pizzeria da mobile alle 7 di sera indica un interessa a mangiare subito, cercarla alle 3 di pomeriggio potrebbe indicare una ricerca destinata alla serata, quindi con maggiore possibilità di organizzarsi, così per dire :-).
Vecchi problemi
Come se non bastasse tutto questo vecchie problematiche sono ancora presenti.
Tanto per citarne alcune:
- il bug delle descrizioni assenti in italiano se la vecchia scheda places è stata creata su Google.com e non su Google.it
- la traduzione automatica della località o della via dell’attività commerciale in un altra lingua senza avere la possibilità di modificarla
- le difficoltà nel verificare una scheda, con il PIN che non funziona nonostante i requisiti siano stati rispettati o le telefonate che non arrivano
- il blocco delle pagine Google+ dal quale verificare la pagina durante la fase di verifica
- la creazione di duplicati dopo lo spostamento dell’attività
Non tutto è male
Ovviamente le critiche piovono, ma l’aggiornamento non ha portato solo effetti negativi, sono molte le attività locali che ne hanno giovato e se Google ha lanciato un aggiornamento del genere lo ha fatto sicuramente dopo numerosi test ed essendo quindi certo che giovasse agli utenti.
Come sempre si notano i fattori negativi, in quanto si è molto più propensi a guardare quello che non funziona e chi si lamenta è perché è stato penalizzato.
Il futuro di Pigeon?
L’aggiornamento è molto recente, Google ha affermato che non darà conferma circa futuri aggiornamenti dell’algoritmo e non è dato sapersi se e quando questo aggiornamento arriverà anche da noi (da ricordare che stiamo ancora aspettando il local Carousel).
Cosa significa questo? Cosa fare per ottenere buoni risultati?
Per le varie attività locali è sempre più importante curare e monitorare la propria presenza nelle directory principali, non solo per quanto riguarda la local SEO, ma soprattutto per quanto riguarda la stessa attività, in quanto queste informazioni vengono sempre più prese dagli utenti come valide e possono portare gravi problemi (vedi il caso sopra citato del ristorante fallito).
E’ inoltre necessario pensare al futuro, futuro pensato al mobile, alla localizzazione degli utenti e ad una fruizione sempre più mobile. E’ per questo che i risultati più vicini sono sempre preferibili a quelli collocati più nelle lontananze del luogo di ricerca.
Ciò che un’attività deve fare è creare un sito web ottimizzato anche e soprattutto per dispositivi mobile, seguire costantemente la sua presenza in tutte le directory, principali e non, essere sempre attivi nel correggere e fornire informazioni corrette all’utente (quindi nel caso di un orario invernale/estivo l’orario deve essere cambiato al cambio di stagione).
E’ inoltre necessario diversificare, la Local SEO prevede come base un sito web ben ottimizzato, è quindi necessario non puntare solo nella presenza nel pacchetto della mappa, ma anche nel posizionamento naturale, in quanto, come visto nei casi citati in precedenza, le regole o il pacchetto dei risultati possono cambiare o sparire.
Bisogna inoltre ricordarsi che il mondo Local non è composto solo dalla ricerca di Google, ma anche da altri siti, come Tripadvisor, lo stesso Google Maps (molti utenti cercano informazioni da Google Maps e le attività commerciali direttamente da li, avere una posizione errata potrebbe essere un disastro) e da tante directory.
Tutte cose che vengono ripetute da tempo nel corso Local Strategy (Come? non lo avete ancora preso? AHI AHI AHI)
Curiosità
Una piccola curiosità: Google Pigeon è anche un pesce d’aprile, con il PigeonRank, fatto da Google nel 2002, i piccioni sono molto bravi in questo lavoro e sembrano esserlo stato così tanto da tornare.
2 risposte
Complimenti per l’articolo che hai scritto, davvero molto esplicavo!